giovedì 3 ottobre 2013

Born to run: un libro ed un fenomeno

E' quantomeno impegnativo scrivere una riflessione su questo libro.
Born To Run è, prima di tutto, un fenomeno mediatico ed in secondo luogo un vero concentrato di ciò che succede oltreoceano nel mondo della corsa.
In rete si trova di tutto e di più, a partire da un interessante post sul blog di Enrico Vivian, e persino un video dell'autore su TED.
Con ordine cominciamo dal libro. Born to run inizia come un romanzo d'avventura,:l'autore, un runner amatoriale, si mette sulle traccie di una misteriosa tribù di indio messicani famosi per le loro incredibili doti di corridori. Questo è lo spunto su cui si innesta una più complessa riflessione sulla fisiologia della corsa fino alle nostre più lontane origini.Devo dire che il libro è largamente godibile, la storia è - tutto sommato - affascinante e soprattutto vera.

Un pò più discutibili sono le conclusioni e le generalizzazioni cui l'autore giunge che, in definitiva, finiscono col corrispondere agli argomenti di chi consiglia l'abbandono delle scarpe ammortizzate da corsa per fare ritorno a materiali più semplici se non - addirittura - alla corsa "barefoot" ovvero a piedi scalzi o con "calzature" minimal. Ecco, su questo punto credo che giochi fortissimo un fattore moda che negli USA sta prepotentemente montando da qualche anno.
Quindi, se siete interessati ad una affascinante avventura, il libro è consigliabile e tutto sommato vale la spesa, se state cercando un manuale... ecco potete trovare di meglio.
Voto: 6,5
McDougall, Christopher, Born to run, Vintage Books, pp. 287, ISBN 9780307279187.




martedì 9 febbraio 2010

L'uomo che ha fermato il tempo...

Lo sport, ogni sport, vive di emozioni, di storie, di imprese, di persone.
Tutto sommato un gesto tecnico è nulla senza i sentimenti, i sacrifici, qualche volta la sofferenza che lo accompagna.
Ci capita di vedere un grande giocatore e pensiamo alla sua infanzia povera, allo sport come rivalsa, come strumento per aggiustare un destino sgarbato. Leggiamo delle imprese di un famoso alpinista e rivediamo le foto - magari in bianco e nero - di un'epoca eroica in cui la tecnologia non esisteva e l'uomo era in qualche modo nudo di fronte alla potenza della natura.
Tutte le imprese sportive e di avventura sono prima di tutto dei viaggi dentro noi stessi, nella dimensione più profonda del nostro essere uomini, limitati entro un arco temporale non infinito, in cui vogliamo lasciare un segno o semplicemente dare un senso a quelo viaggio straordinario che si chiama vita.
Potrà sembrare anacronistico o un pò snob, ma credo che il vero senso dello sport sia nella sua dimensione interna, non tanto e non solo nel "risultato assoluto".
Questo è il motivo per cui adoro i racconti di imprese sportive o d'avventura.

Così mi capita, qualche volta, di leggere o sentire storie che mi emozionano. E questa è una storia emozionante.
E' la storia di un uomo, Marco Olmo, che alla "veneranda" età di quasi sessant'anni ha saputo compiere imprese incredibili. Nel suo carniere troviamo alcuni dei trails o ultratrails più duri al mondo: vincitore per tre volte la Marathon des sables, per sei volte del Cromagnon, per non parlare dell'Ultra Trail del Monte Bianco , vinto due volte, l'ultima nel 2007, battendo i più grandi campioni del mondo sulla specialità, compreso quel Dean Karnazes autoproclamatosi "ultramarathon man" a cui il nostro Olmo ha rifilato un'ora di distacco...

No, non è americano e non calza l'ultimo modello di scarpe con microchip, è una persona apparentemente "normale", chi lo ha conosciuto dice molto schivo. E' piemontese, di origini umili (se questo per voi conta qualcosa) e nei suoi occhi potrete leggere, se vorrete, migliaia di chilometri di boschi, montagne, sentieri. Forse scorgerete albe, tramonti, paesaggi mozzafiato ...
Così mi sono enozionato leggendo questo articolo de La Stampa.
Sul tubo trovate anche il trailer di un film recentemente realizzato sulla sua storia, anch'esso molto bello: Il corridore - trailer.
Qui invece trovate un'intervista a Marco link.
Sul sito di PlanetMountain c'è anche un bell'articolo sull'impresa dell'UTMB del 2007, a questo link.
Come appassionato, sono grato a lui ed a chi ci ha fatto conoscere la sua storia.

venerdì 22 gennaio 2010

Libri - Resisto dunque sono, Pietro Trabucchi

Ci tengo a citare un altro libro veramente importante: "Resisto dunque sono" di Pietro Trabucchi. Devo dire che mi è capitato per le mani del tutto casualmente. Ho iniziato a leggerlo più per noia che per convinzione, ma poi pagina dopo pagina mi ha davvero appassionato. Trovo non solo condivisibili ma anche molto educative le teorie di Trabucchi. L'autore parte dal concetto di "resilienza" intesa come la capacità di perseguire un obiettivo, affrontando tutte le avversità che si presentano lungo il cammino. Raccontando diverse storie di sportivi e non solo che hanno dato dimostrazioni di incredibile "resilienza", Trabucchi individua la ricetta per allenare questa caratteristica mentale-psichica. In realtà il libro contiene anche una critica non troppo velata alla nostra società, che sprofonda le coscienze nelle mollezze e negli agi. Alla prima difficoltà, spesso, le persone si arrendono. Lo sport inteso come Trabucchi lo descrive, è una medicina essenziale per allenare la propria "resilienza".
Da leggere, da far leggere e da regalare.
Voto: 7,5

Trabucchi, Pietro, Resisto dunque sono, Corbaccio, I Libri del benessere, 2007, pp. 200, 2007, ISBN: 887972911X

martedì 19 gennaio 2010

Libri - L'arte di correre, Haruki Murakami


Nonostante il titolo, questo libro di Haruki Murakami, scrittore-culto seguito da una folta schiera di fans, non è un manuale per runners, nè un prontuario per principianti. E' il diario di un vero amatore, un diario intimo ed estremamente intenso capace di descrizioni talvolta poetiche e toccanti delle sensazioni e degli stati d'animo di chi ha una vera passione per la corsa.
Non a caso l'autore ha già deciso quale sarà l'epitaffio sulla sua tomba: "
Murakami Haruki, scrittore e maratoneta".
La lettura è assolutamente piacevole ed il testo scorrevole. Lo consiglio a tutti, anche a chi non corre. Voto: 7

Murakami, Haruki, L'arte di correre, Einaudi, Frontiere,
2009, pp. 162, ISBN 9788806199517.


Video - Fred Lebow


Un altro video interessante sul tubo, il trailer del film dedicato a Fred Lebow, "inventore" della maratona di New York... in Central Park hanno addiritttura eretto una statua per commemorarlo

Trailer - Fred Lebow

Video - The Spirit of the marathon


Segnalo sul tubo il trailer del film "Spirit of the marathon" che sicuramente non arriverà mai in Italia :-(
The Spirit of the marathon
Carina la parte iniziale, poi diventa un pò "un'americanata" ... Voto 6,5